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Lo scavo per la posa della rete del gas riporta alla luce le mura di cinta dell'antica città di Olbia, costruite intorno al 330 a.C., nel periodo della fase cartaginese. Un rinvenimento ancora più datato rispetto a quello delle cinque tombe alla "capuccina" di età romano imperiale.

"Ci sono indizi per pensare che nelle mura sia stato praticato un varco in età romana, quando ormai nel Mediterraneo pacificato dopo l'imperatore Augusto una città come Olbia non aveva più necessità di un circuito di difesa – spiega il coordinatore della soprintendenza dei beni culturali, Rubens D'Oriano – Dal varco probabilmente passava una strada". I nuovi ritrovamenti in via Gabriele d'Annunzio, nel centro della città, sono iniziati ieri quando gli operai hanno portato alla luce le tombe con gli scheletri, degli orecchini d'oro, un anello d'argento e oggetti di vetro. L'area si trova a poca di stanza dal sito archeologico di San Simplicio, scoperto nel 2011, dove vennero dissotterrate oltre 450 tombe e decine di strutture murarie, compreso quel che rimaneva di un tempio dedicato a Cerere.