Il Golfo dell'Asinara cresce, ma il Nord Ovest Sardegna paga il tracollo di Alghero e la crisi dell'aeroporto "Riviera del corallo". Lo dicono i numeri di Federalberghi Confcommercio sulla stagione turistica appena conclusa, che va da maggio a settembre, rispetto al 2015.
A livello provinciale sono stati campionati 18.259 posti letto, pari a 554.780 su base stagionale. Gli arrivi nazionali sono stati 34.996, quelli internazionali 59.376. Le presenze italiane hanno raggiunto quota 119.534, quelle straniere 261.084. L'indice di riempimento dei posti letto è stato del 68,61%.
Nel 2015, nello stesso periodo, era arrivato al 69,60%. La perdita, contenuta, è frutto di due situazioni particolarmente diverse. Nel Golfo dell'Asinara – dove sono stati campionati 6.325 posti letto, pari a 189.720 su base stagionale – gli arrivi nazionali sono stati 12.906, quelli internazionali 16.461. Le presenze italiane sono state 51.842, quelle estere 68.369. L'indice di riempimento dei posti letto si è attestato al 63,36% contro il 54,04% del 2015. La crescita del 9,32% è in linea con quanto accaduto nel resto dell'isola. Tutt'altra situazione ad Alghero, dove sono stati campionati 11.934 posti letto, pari a 365.060 su base stagionale. Ai 22.090 arrivi dall'Italia hanno fatto riscontro i 42.915 arrivi dall'Europa e dal resto del mondo.
Le presenze italiane sono state 67.692, quelle straniere 192.715. L'indice di riempimento dei posti si è fermato al 71,33%, perdendo il 4,88% rispetto al 76,21% del 2015. Impressiona in particolare la perdita di volume dai mercati internazionali, che mensilmente hanno registrato un calo tra l'8 e il 14%, solo in parte recuperate dalle maggiori presenze garantite dal mercato nazionale.