Scarsa dotazione finanziaria, tempi eccessivamente stretti per predisporre un completo piano di sviluppo aziendale, importanza dell'ordine cronologico nella presentazione delle domande, partecipazione aperta anche al sistema della grande impresa.
Sono queste, secondo la Cna Sardegna, le quattro principali criticità del bando per la Competitività delle Micro Piccole e Medie Imprese della Sardegna appena bandito dalla Regione. Problemi ribaditi anche oggi a Cagliari in un incontro informativo, a cui hanno partecipato per la Regione il centro regionale di programmazione e l'assessore all'artigianato Francesco Morandi.
L'associazione di categoria ha illustrato agli imprenditori il bando che finanzia piani di sviluppo aziendale da 15 a 150 mila euro con una agevolazione a fondo perduto che può arrivare al 70% dell'investimento e le modalità di presentazione delle domande. La Cna nei giorni scorsi aveva richiesto che venissero posticipati di 20 giorni i termini di presentazione delle domande in modo da offrire ai potenziali beneficiari condizioni di pari opportunità nella partecipazione.
E ora chiede correttivi per i prossimi bandi. Tra questi dotazioni finanziarie congrue per il sistema della piccola impresa che tengano conto della platea dei possibili beneficiari. E il no alla presenza delle grandi imprese nei bandi per le piccole aziende. "Senza questi accorgimenti – spiegano i vertici dell'organizzazione – il processo di riforma del sistema degli incentivi, cancellate le leggi di settore che rivolgevano le agevolazioni a tipologie di imprese simili per dimensione, produrrebbe una marginalizzazione della micro e minore impresa a cui verrebbe, di fatto, negata la possibilità di concorrere al sistema degli incentivi pubblici".







