"A Foras", il movimento sardo contro la guerra e le basi militari, si prepara alla manifestazione del 23 novembre per bloccare le esercitazioni in corso nel poligono di Capo Frasca.
 
"Tutta la Sardegna – si legge in un comunicato – sta rispondendo all'appello del movimento per una grande mobilitazione che possa essere rappresentativa di tutte le diverse componenti della società isolana".
 
Nella settimana che precede la manifestazione, dal 13 al 20 novembre. si stanno organizzando riunioni informative in tutti i territori, sia nelle città che nei piccoli centri: Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Terralba, Carbonia, Alghero, Porto Torres, Macomer, Bosa, ma anche nella penisola a Torino, Pisa, Firenze, Bologna. 
 
Durante questi incontri, gli organizzatori coordinano anche il trasporto in comune con pullman. Le partenze sono previste da Cagliari, zona del Sulcis, Sassari, Oristano, Olbia, Siniscola, Nuoro, Marghine e Abbasanta. 
 
Gli studenti medi e universitari  hanno proclamato uno sciopero in tutta l'isola per poter essere presenti alla manifestazione. Domani 18 novembre a Cagliari (ore 17 al Magistero Occupato) si svolgerà l' Assemblea Cittadina di presentazione del Corteo.
 
L'organizzazione dà appuntamento a tutti mercoledì 23 novembre alle ore 10.00 presso presso l’incrocio tra la SP 65 e la stradina che arriva dal ponte di Marceddì. Il corteo si muoverà quindi verso i cancelli del poligono militare. 
 
"Manifestiamo – conclude il comunicato – per dire No alla Guerra, per dire BASTA all’uso della Sardegna per la produzione e sperimentazione di armi che avvelenano la terra, per ostacolare il perfezionamento di una macchina bellica che va sempre più a colpire civili innocenti, ospedali, scuole in tutto il Mondo".
 
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