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Chi intende emergere dall'illegalità degli allevamenti di maiali, dimostrando quindi il cosiddetto ravvedimento operoso, deve recarsi prima negli sportelli informativi dell'Agenzia agricola regionale Laore e quindi presentare la pratica per l'avvio dell'attività di allevamento dei suini negli uffici Suap del proprio Comune di appartenenza.

Il servizio veterinario dovrà redigere un verbale per la mancanza di una certificazione che attesti il pregresso sanitario dei maiali allevati illegalmente (dichiarazione di provenienza) e quindi sprovvisti del cosiddetto foglio rosa che deve accompagnare ogni animale che si movimenta.

Questa sanzione, ridotta da 10mila a circa 430 euro, dovrà essere pagata entro 15 giorni. Sempre in questa prima fase, il servizio veterinario sarà tenuto a stilare un altro verbale sull'allevamento non a norma (in quanto non registrato) e a cui sarà allegato un ulteriore documento con le prescrizioni da rispettare entro i 15 giorni successivi.

Se dopo tale scadenza, alla visita del servizio veterinario, l'allevatore risulterà virtuoso nell'aver rispettato le prescrizioni ricevute, quest'ultimo verbale sarà annullato. In caso contrario, se non verrà colta tale opportunità, si arriverà al depopolamento degli animali, poiché non custoditi secondo la normativa igienico sanitaria vigente.

Sono 11 gli sportelli informativi aperti sul territorio da Laore, operativi almeno una volta alla settimana, anche attraverso la collaborazione delle amministrazioni comunali: sono a disposizione dei cittadini per spiegare le procedure necessarie alla regolarizzazione e per illustrare i numerosi benefici economici messi a disposizione dalla Regione con 10 misure del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.