"Il Popolo italiano (e il Popolo Sardo) si è espresso: la Legge di modifica della Costituzione Renzi-Boschi è stata respinta. Ognuno può dire e scrivere quello che vuole: che è un 'voto di protesta', che è 'un voto politico', che è un voto 'contro Renzi', ecc, io ritengo che sia un voto di difesa della Costituzione da un disegno di modifica che ne avrebbe snaturato i punti essenziali".
E' quanto sostiene il coordinatore regionale dell'Anpi (l'associazione dei partigiani), Marco Sini. "Sovranità popolare, Democrazia Parlamentare, Regionalismo, Equilibrio dei Poteri Costituzionali: su queste argomentazioni si è attestato il No dell'Anpi – prosegue Sini – del Comitato Nazionale del No, l'Appello dei 56 Costituzionalisti di centrosinistra, della Cgil, dell'Arci, Libertà e Giustizia, Libera, Comitato scelgo No, del Comitato Sardegna No, di forze politiche quali S.I. e la maggioranza di SEL, Rifondazione comunista, parlamentari, dirigenti ed elettori del Pd del No.
In Sardegna il risultato per il No è travolgente: è un forte segno di difesa della nostra Autonomia Speciale. Il Presidente della Regione, che non è rimasto "super partes" ma si è schierato e prodigato per il Sì, dovrebbe trarne le conseguenze. L'Anpi fin da oggi – conclude il coordinatore regionale – proseguirà il suo impegno nelle iniziative di 'Memoria Attiva', in nome della Resistenza e della Costituzione della Repubblica".







