"Non si nasconda dietro le dimissioni dell'assessore Gianmario Demuro", così il coordinatore regionale di Fi, Ugo Cappellacci, si è rivolto al governatore Francesco Pigliaru dopo la decisione del componente della Giunta di lasciare l'incarico in seguito alla sconfitta nel referendum sulle riforme.
"Se saranno confermate apprezzeremo almeno la coerenza del professor Demuro, ma il presidente della Regione non pensi di nascondersi dietro il gesto del suo collega e di fuggire da una questione politica che lo vede in minoranza sia nella sua coalizione che, fatto ben più rilevante, fuori dal palazzo – ha sottolineato Cappellacci -. La rottura non si è consumata su una quisquilia, ma riguarda il cuore della nostra Autonomia e dei rapporti Stato-Regione. Da domenica come potrà essere credibile nelle trattative con Roma un presidente sottomesso, il cui servilismo è stato sconfessato dal 72% dei sardi? Il timore è che egli passi dal servilismo verso Renzi alla sudditanza verso gli alleati del centrosinistra. Prima si è appiattito sulla linea del Governo, ora pur di stare seduto sulla poltrona, si farà commissariare dai feudatari della sua maggioranza composita ed eterogenea. Tradotto in parole semplici: immobilismo politico totale e distribuzione industriale di assessorati, incarichi e azioni di piccolo cabotaggio per mantenere in aula quei numeri che non ha fuori dal Palazzo".







