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"In questi giorni difficili noi manteniamo la coerenza della nostra proposta politica che si declina all'interno del campo democratico e progressista. Sul piano nazionale rilanciamo l'esigenza di rafforzamento dell'iniziativa sul fronte sociale ed economico. Così come abbiamo delineato da tempo, nelle buone pratiche amministrative dove siamo stati chiamati al governo delle città, così a Cagliari come a Genova o a Milano, posizioni precisate anche in questi giorni da Giuliano Pisapia. In Sardegna la crisi politica è in atto da tempo. Già nella primavera scorsa avevamo chiesto di affrontarla nel modo giusto, per il bene dei sardi.

Invece si è preferito fare finta di nulla e tirare a campare". Lo afferma, in una nota, il senatore di Sel, Luciano Uras. Per quanto riguarda, in particolare, la crisi in Regione, l'esponente del centrosinistra osserva che "Sono troppi i problemi irrisolti, vertenze di lavoro e industriali a durata permanente, un sistema di trasporti inadeguato, gravissimi problemi sociali, dispersione scolastica da record negativi, un mondo delle campagne che esprime tanti valori ma che viene mortificato dalle mancate giuste assistenze. Un sistema elettorale regionale discriminatorio nei confronti delle donne. Un atteggiamento della politica regionale 'misogino'. Pensiamo che su 60 consiglieri regionali le donne sono solo 4 e che nessuna di loro è eletta alla Presidenza di commissione e nell'ufficio di Presidenza del Consiglio, una solo di loro è presente con funzioni di segretario.

E oggi sulla crisi si annunciano sostituzioni in Giunta di assessori donne con assessori uomini. Il risultato è che la crisi in Regione è veramente pesante – prosegue Uras – e ulteriormente appesantita da spinte incomprensibili di ceto politico che vorrebbero affrontarla in una visione intimista, tutta internamente al palazzo. In questo senso dobbiamo purtroppo interpretare l'annuncio di una riunione di coalizione di soli consiglieri regionali. Se ciò fosse confermato il destino della legislatura sarebbe segnato dall'acuirsi dell'opposizione sociale e politica, si determinerebbero condizioni di totale isolamento e prese di distanza sempre più evidenti. Esattamente come quelle manifestate in questi giorni da RossoMori e non solo. Ci auguriamo che il Presidente della Regione sappia leggere la situazione in tutta la sua complessità".