"Omogeneizzare i modelli organizzativi, migliorare i servizi, privilegiare la prevenzione e ridurre i costi". Sono i grandi obiettivi che l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, affida alla neonata Azienda per la tutela della salute (Ats). L'avventura dell'Asl unica in Sardegna, che sostituisce le otto vecchie aziende sanitarie locali, è partita ufficialmente l'1 gennaio ed è stata presentata questa mattina a Sassari.
"È un giornata storica, si passa a un nuovo modello organizzativo, che a breve dovrà far percepire tutto ciò che di innovativo e utile per i cittadini e la loro salute è stato programmato in questi anni", dice Arru. "La creazione di un sistema sanitario sardo è la scommessa della Giunta e si fonda sul principio della tutela della salute, che è una scommessa culturale", chiarisce il titolare della Salute. Dalla riduzione delle liste d'attesa all'eliminazione di doppioni e sovrapposizioni, dalla riduzione degli sprechi alla razionalizzazione delle risorse, "l'obiettivo è la qualità dei servizi", insiste l'assessore. A guidare la rivoluzione sarà Fulvio Moirano, il supermanager con l'incarico di direttore generale.
La struttura di comando sarà completata da direttore sanitario, direttore amministrativo e già collegio di direzione, di cui faranno parte otto collaboratori di stretta fiducia del direttore, uno per ogni area della Sardegna. "Il 2017 servirà per portare a casa i risultati e tradurre in fatti tutto il lavoro di programmazione fatto sinora", sottolinea ancora Arru. In piena sintonia le dichiarazioni di Moirano, che ha annunciato di voler "redigere nei tempi più brevi possibili l'atto aziendale, che servirà per dare forma a un cambiamento straordinario, che unificherà e semplificherà modelli e sistemi organizzativi differenti".







