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L'Ente Nazionale Protezione Animali ha lanciato oggi, attraverso i propri canali Facebook (facebook.com/enpaonlus) e Twitter (twitter.com/enpaonlus), un "mail bombing" (invio massiccio di email di protesta) per dire no all'abbattimento controllato dei lupi, che dovrebbe essere approvato il 2 febbraio prossimo dalla Conferenza Stato-Regioni. "La protesta di Enpa – si legge in un comunicato – è diretta, in particolare, contro il Ministro dell'Ambiente e contro l'associazione agricola Coldiretti, soggetti ai quali deve essere ricondotta la "paternità" della deroga". Secondo Enpa, "il titolare del dicastero dell'Ambiente, in ossequio alle proprie prerogative istituzionali, dovrebbe tutelare la biodiversità, non certo sponsorizzare uccisioni e abbattimenti, e dovrebbe anche confrontarsi con tutti i portatori di interessi, associazioni animaliste comprese, e non soltanto con gli allevatori". "I principali responsabili della presunta "emergenza" sono proprio gli allevatori – sostiene Enpa – i quali molto spesso lasciano i loro animali incustoditi, senza alcuna protezione dai predatori. Invece, con buona pace di Coldiretti, per evitare le predazioni sarebbe sufficiente predisporre idonei ricoveri per gli animali. Le fucilate non sono solo inutili, sono anche pericolose, soprattutto in un Paese come il nostro, dove la piaga del bracconaggio rappresenta una grave emergenza ancora irrisolta".