In vista della manifestazione del 1 febbraio, i dirigenti di Coldiretti Cagliari in questi giorni sono stati impegnati in diversi incontri sul territorio. Agricoltori e allevatori del Cagliaritano, dal canto loro, sono pronti a scendere in piazza per farsi sentire dalle istituzioni.
Per Cagliarti sarà una giornata campale dal punto di vista del traffico e l’invito è quello di non percorrere le zone tra Viale Trento e Via Roma.
“Il clima è caldo – afferma il direttore Vito Tizzano – nel mondo delle campagne la crisi è forte e investe tutti i settori, come del resto denunciamo da tempo. Ai cerealicoltori stanno pagando il grano come quarant’anni fa. Oltre al danno, anche la beffa di vedersi invasi dalla concorrenza di bassa qualità che arriva da oltre mare”.
I problemi che affliggono questo settore sono tanti e sono stati ricordati in tutti gli incontri: il prezzo del latte (la metà rispetto a due anni fa), l'incertezza, per quanto riguarda l'acqua, del prezzo e delle quantità di cui poter disporre, i ritardi nei pagamenti dei premi comunitari, i danni dovuti alla fauna selvatica.
“Lo scorso anno gli agricoltori hanno avuto perdite importanti anche per via della siccità, senza avere nessun riscontro dalla politica che si affida al burocratese – spiega il presidente di Coldiretti Cagliari Efisio Perra – l’agricoltura sarda è in affanno e ha bisogno di risposte certe e immediate. Abbiamo preso atto che questa Giunta non lo ha capito nonostante le tante nostre denunce e proposte per cercare delle soluzioni. Per questo mercoledì, primo febbraio, saremo tutti a Cagliari e porteremo di persona il malcontento davanti al palazzo del parlamento sardo”.







