Conto alla rovescia per il futuro di Eurallumina di Portovesme, la cui produzione è stata fermata nel 2009. Oggi secondo giorno di presidio a Cagliari davanti al palazzo della Regione in viale Trento in concomitanza con la seconda ed ultima riunione della Conferenza di servizi nella quale 23 soggetti, tra istituzioni, enti e la stessa Rusal, proprietaria dello stabilimento sardo, discuteranno del progetto di riavvio, con un investimento di 200 milioni di euro.
Per gli operai, 357 diretti, si tratta della scommessa più importante di questi anni di proteste, mobilitazioni e incontri anche ai massimi livelli, sino ad aprire le porte di Palazzo Chigi. Oggi, infatti, dopo l'illustrazione del progetto da parte di Eurallumina – che ha assorbito tutta la giornata di ieri – sarà la volta delle osservazioni: poi il Servizio di valutazione ambientale della Regione e quello della Provincia dovranno decidere se questo progetto potrà andare avanti o meno.
In attesa di questa scelta, fuori dal palazzo, i lavoratori continuano nella loro mobilitazione rumorosa con i tamburi, i caschetti battuti a terra, mortaretti, fumogeni e trombe da stadio: obiettivo, "fare sentire la propria presenza e ricordare a tutti che in gioco c'è il futuro delle famiglie degli operai, ma anche quello di un intero territorio". Il presidio andrà avanti per tutta la giornata e sino alla conclusione della Conferenza di servizi, prevista per questa sera.







