"Immediate iniezioni di liquidità per le aziende del comparto ovicaprino". E' questa, secondo i Riformatori, la prima azione che la Giunta regionale dovrebbe mettere in campo per superare la crisi del lattiero caseario in Sardegna.
"Misure che svincolino i produttori dalla necessità di ricorrere alle anticipazioni sui conferimenti da parte dei trasformatori", ha detto il capogruppo Attilio Dedoni. Per esempio? La concessione di contributi de minimis a sostegno della produzione, sblocco dei pagamenti in capo a Agea, attivazione del credito di esercizio erogato dalle banche alle aziende a fronte di garanzie offerte dalla Regione, con procedure rapide e trasparenti.
Su Agea in particolare Dedoni fa notare che "la risoluzione della Quinta commissione ripropone l'attivazione di interlocuzione in sede ministeriale, ma già lo scorso 28 aprile il ministro Martina aveva dichiarato che tutti i pagamenti sarebbero stati saldati entro giugno. Siamo a gennaio e ancora Agea promette lo sblocco delle erogazioni". Per questo il capogruppo ha annunciato che i Riformatori, in occasione della votazione della risoluzione, "si asterranno per senso di responsabilità".
Non solo liquidità. Per restituire redditività e competitività alla produzione occorre "riqualificare il parco bestiame, con la macellazione dei capi più anziani e la loro sostituzione con esemplari più giovani, promozione dell'allevamento di pecore da carne, viste le richieste provenienti dal Medio Oriente, e destagionalizzazione e diversificazione nella produzione dei formaggi".







