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"La Giunta regionale ha ben chiara la potenzialità del capitale naturale del parco di Molentargius. All'interno del Programma Regionale di Sviluppo le aree umide sono infatti considerate essenziali sia come bene comune sia come risorsa strategica per la competitività delle imprese inserite nel territorio. Al contempo portiamo avanti un forte coordinamento regionale per raggiungere gli obiettivi prefissati, primo su tutti la riqualificazione del sistema delle acque".

Così l'assessora dell'Ambiente Donatella Spano nel suo intervento oggi al Parco Molentargius, nell'evento per la Giornata Mondiale Zone Umide organizzato dal Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline in collaborazione con L'Associazione per il Parco Molentargius-Saline-Poetto. Diverse le fonti di finanziamento per la valorizzazione delle zone umide. "Lo stanziamento annuale del parco è rimasto invariato per il totale complessivo di 1,6 milioni – ha detto l'esponente dell'Esecutivo regionale -. L'Accordo di programma quadro, con i 15 milioni della fase 1, rappresenta il finanziamento più importante trattandosi di fondi destinati in gran parte al ripristino circolazione acque salate". Altre fonti comunitarie risiedono nel POR FESR 2014-2020: "Lo scorso anno – ha proseguito – abbiamo infatti programmato 21 milioni, dei quali 1,5 per la fruizione turistica del Molentargius, finalizzati cioè a recuperare per fini turistici e didattici gli edifici appartenuti al patrimonio delle ex Saline di Stato oggi in pessimo stato e con coperture in amianto. Quindi, per le zone umide esiste un'altra linea da 18 milioni su progetti di tutela di aree protette e con il Patto per la Sardegna per valorizzare le attività produttive altri 20 milioni".

Azione ad ampio raggio quella messa in moto da Donatella Spano. A giugno dello scorso anno l'Assessorato della Difesa dell'Ambiente ha inoltre predisposto un specifico e rilevante documento di programmazione per la tutela della biodiversità e per la Rete Natura 2000, il PAF (Prioritized Action Framework). "Abbiamo preparato il PAF per il quadro di azioni prioritarie e un'importante delibera sui CEAS, i Centri di educazione all'ambiente e alla sostenibilità, che stabilisse l'indirizzo forte da parte regionale sull'economia circolare e sul ciclo dei rifiuti. A tutto questo dobbiamo aggiungere i progetti Life in corso e il Programma Operativo Italia-Francia Marittimo: tutti vedono coinvolti i parchi".