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"C'è poco da condividere nella soddisfazione espressa dal presidente Pigliaru per l'avvenuta cessione (sub judice, è bene ricordarlo) della Società Bonifiche Sarde a Bonifiche Ferraresi. Pigliaru, nella sua doppia veste di presidente della Regione ed assessore all'Agricoltura, dovrebbe pensare a tutelare e rilanciare il comparto agricolo sardo, non a favorire l'ingresso nei nostri mercati di un concorrente che parte da una posizione di enorme vantaggio nei confronti delle aziende isolane e che rischia di affossare definitivamente un settore già stremato dalla crisi economica e dai mancati interventi da parte della Regione", dichiara il capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, Attilio Dedoni.

"Le prime dichiarazioni dei vertici di Bonifiche Ferraresi hanno fatto luce sullo scenario più temuto dalle aziende sarde – sottolinea Dedoni -. Lo scopo dell'acquisizione della Sbs è fare produzione agricola da destinare al mercato isolano attraverso i grandi gruppi della distribuzione organizzata, vale a dire mettersi in concorrenza diretta con le nostre imprese, sia nella produzione che nella vendita. Come possono queste ultime, piccole e penalizzate dall'assenza di sostegno dalla parte pubblica, competere con un colosso dalle enormi disponibilità finanziarie". "Stiamo assistendo all'esatto contrario di ciò che la gente si aspetta dalla politica regionale – sottolinea Dedoni -.

La cessione della Sbs poteva rappresentare un'occasione di rilancio per il nostro comparto agricolo, ma avrebbe dovuto essere preceduta da un ampio dibattito che coinvolgesse gli operatori locali, per decidere cosa fare dell'azienda di Arborea in modo tale da creare occasioni di sviluppo per il settore e favorire la sua crescita soprattutto nell'aspetto imprenditoriale, non per portare avanti operazioni politico-finanziarie destinate ad affossarlo ulteriormente. L'esecutivo sta piantando il seme di un disastro sociale senza precedenti, di cui la manifestazione del 1 febbraio a Cagliari non è che una prima avvisaglia".