"Che De Vincenti fosse uno dedito all'imbroglio politico istituzionale senza pudore non lo si scopre oggi, ma rinnegare i tagli confermati e incrementati dal governo Renzi è roba da ignoranti dediti alla falsificazione dei fatti”. E' la replica di Mauro Pili alle dichiarazioni del Ministro De Vincenti a proposito della sentenza pubblicata stamane dal Tar Lazio.
“Non devo aggiungere altro: allego la sentenza del Tar Lazio pubblicata stamane che annulla il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 settembre 2015 recante “Fondo di solidarietà comunale. Definizione e ripartizione delle risorse spettanti per l’anno 2015” e quello del Ministro dell’interno del 23 giugno 2015, concernente la “determinazione degli importi della maggiore riduzione del Fondo di solidarietà comunale 2015, per complessivi 100 milioni di euro, per i comuni ricompresi nella Regioni a statuto ordinario e della regione Siciliana e della regione Sardegna, in applicazione dell’art. 7, comma 3, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78 e del decreto del Ministro dell’interno del 26 febbraio 2015, che ha provveduto alla determinazione del riparto del contributo alla finanza pubblica a carico dei Comuni, pari complessivamente a 563,4 milioni di euro, per l’anno 2015, ai sensi dell’art. 47, comma 8, d.l. n. 66/2014, con contestuale riduzione in egual misura del Fondo di solidarietà comunale relativo all’anno 2015”.
“Affermare come ha fatto De Vicenti, con Zedda, che non ci sono stati tagli e che il decreto non riguarda il governo Renzi è semplicemente delinquenziale. Non sanno leggere, sono degli ignoranti e mistificano la realtà. I decreti annullati dal Tar sono del Governo Renzi – afferma Pili -, riguardano tagli agli enti locali, e si sommano a quelli dei precedenti governi. Passi per un sindaco inadeguato e distratto ma che un Ministro parli a sproposito non informandosi nemmeno della sentenza di stamane significa che abbiamo a che fare con incompetenti e incapaci di primo livello”.
“Sarebbe utile –dice Pili – che gli organi di informazione per primi verificassero la totale inconsistenza delle dichiarazioni di questo ciarlatano di Stato che non solo imbroglia i sardi ma tenta di imbrogliare anche gli organi di informazione con affermazioni destituite di ogni fondamento se verificate con gli atti in mano”
“Dunque, non mi resta che prendere atto dell'atto di servilismo di Zedda e Pigliaru che avallano la falsità di questo personaggio venuto a Cagliari per confermare che non esistono fondi per la Sardegna ma solo soldi vecchi e privi di consistenza. Accontentatevi del 10% – gli ha detto De Vincenti. Un ministro che si comporta peggio di Lauro, che almeno ti dava il 50% delle scarpe prima del voto. A questi ignavi di Regione e comune di Cagliari si accontentano dei lacci di Stato",conclude Pili.
Emanuele Concas