"La Sardegna porta a casa il primo risultato: abbiamo ottenuto quello che con forza abbiamo chiesto e che è un nostro diritto". Lo dichiara il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, che giovedì scorso aveva incontrato a Roma il sottosegretario Gianclaudio Bressa sulla questione dell'accesso al riparto del Fondo Province ed Enti Locali.
"Sul tavolo aperto con il Governo – sottolinea l'assesore al Bilancio – ci sono ancora una serie di questioni sulle quali stiamo dando battaglia, prima di tutto gli accantonamenti che devono assolutamente essere ridotti, dalla prossima Finanziaria di sicuro, ma già quest'anno vogliamo riuscire a farci riconoscere il diritto a tenere nelle casse regionali parte di quei soldi e di quelli che vanno ripartiti fra le Regioni. L'ho detto molto chiaramente al sottosegretario Bressa, ed è un tema affrontato in tutte le interlocuzioni che a vario livello ci sono state in questo periodo: siamo convinti di pagare troppi accantonamenti, 684 milioni dopo il patto firmato nel 2014 sono una cifra inaccettabile, e non possiamo consentire che se ne aggiungano altri né il loro prolungamento, visto che dovevano essere un contributo straordinario".
"Stiamo discutendo anche le possibili modalità di accesso al Fondo per i farmaci innovativi – spiega ancora Paci – e in generale a tutti i fondi nazionali dai quali la Sardegna rischia di essere esclusa, visto che ci paghiamo per intero la Sanità compresi i Lea aggiuntivi. Vogliamo insomma garantire che ai nostri cittadini vengano riconosciuti gli stessi diritti degli altri. Da parte del Governo c'è stata un'apertura importante, tanto che oggi a distanza di pochi giorni dal mio incontro con Bressa ci hanno già dato ragione sul Fondo Province".