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Le campagne e le periferie sono diventate meta di cittadini che lì preferiscono scaricare qualsiasi rifiuto, anche pericoloso ed inquinante, invece di recarsi nel centro di raccolta di Nuoro Ambiente a Prato Sardo. 
 
In questi ultimi anni il fenomeno ha assunto dei livelli molto preoccupanti sia dal punto di vista dell'inquinamento ambientale, sia per quanto riguarda il bassissimo senso civico di quei cittadini che evidentemente non considerano la città e le loro campagne come "casa e cosa propria". E questo dovrebbe, a nostro avviso, essere il primo punto di una riflessione che coinvolga la popolazione. 
 
Proprio pochi giorni fa, l'assessore Sanna ha dichiarato che verrà bonificata la discarica di via Toddotana, dopo sollecitazione degli abitanti della zona di Testimonzos, mettendo l'accento sul fatto che servano più controlli e telecamere. Siamo sicuramente contenti delle parole dell'assessore e, mentre aspettiamo che alle parole seguano i fatti, vorremmo ricordargli che purtroppo quella non è l'unica discarica presente e ci auguriamo che venga studiato e messo in atto un piano di bonifica per tutti i siti che presentano tale problema.
 
Crediamo però che una giunta che si è presentata come un momento di rottura del monopolio dei partiti del centro destra e centro sinistra italiani debba cercare di risolvere i problemi della città partendo da un altro approccio, cambiando diametralmente il proprio punto di vista e quindi il suo agire.
 
Non indagare sulle motivazioni che spingono un cittadino a mettere in atto tali comportamenti, pensare di risolvere il tutto con più controlli e con il posizionamento dei telecamere  ci sembra un provvedimento tampone che non risolverà il problema. Pensare di seminare la città e i suoi dintorni di telecamere ci sembra proibitivo anche dal punto di vista economico – visto e considerato che in potenza ogni angolo di verde ed ogni bordo strada potrebbe essere utile a chi volesse continuare in questa pratica – e che il comune di Nuoro si trova a dover fronteggiare una crisi economica senza precedenti dovuta alla cattiva gestione degli ultimi 20/30 anni. 
 
Ma l'aspetto che andrebbe indagato più a fondo, come già accennato prima, è il perchè un cittadino non si renda conto di danneggiare un bene che appartiene anche a lui: in prima analisi viene da pensare che il fatto che la cosa pubblica sia stata e venga amministrata e gestita come un bene privato dal politico di turno, abbia creato nel cittadino una sorta di disaffezione verso le sue sorti. Un esempio su tutti il fatto che siano stati in pochi a schierarsi contro il furto ai danni della collettività delle terre civiche di Prato Sardo per la costruzione di una caserma. 
 
Ma ovviamente le cause sono molteplici, e l'onere di indagarle sta proprio a chi vuole gestire il bene pubblico. 
 
Crediamo che la politica non debba occuparsi solo delle emergenze, ma debba analizzare i problemi da un altro punto di vista, quello della progettazione di lungo periodo per creare un futuro diverso. Per questo crediamo che sia fondamentale che vengano portate avanti delle campagne di sensibilizzazione ed educazione a partire dalle scuole di ogni ordine e grado e che coinvolgano tutti i cittadini. E’ necessario che la popolazione venga coinvolta in un dibattito che affronti tutti i  temi e gli aspetti della quotidianità, in primis proprio il tema  della conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio ambientale, senza il quale una collettività mette in pericolo il proprio futuro. 
 
Ed è proprio il termine “collettività” che crediamo debba trovare una nuova collocazione nell'agenda politica, perche è chiaro che se non ci si sente parte di un qualcosa che vada al di là della propria persona, se non ci sente partecipi del proprio ambiente come collettività, allora ognuno si sentirà in diritto di lasciare la propria immondizia dove meglio crede. 
 
Invitiamo pertanto la giunta Soddu a cercare di discostarsi da certe pratiche politiche che hanno portato la città a vivere uno dei suoi periodi più bui della propria storia. Da parte nostra cercheremo di vigilare il più possibile nella tutela del nostro territorio, cercando di continuare a portare avanti, anche nella città di Nuoro, quelle pratiche e quei ragionamenti politici che contraddistinguono la nostra visione di una Sardegna diversa.
 
Libe.r.u. – Setzione “Paschedda Zau”, Nùgoro