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  Nuovo riconoscimento internazionale per il film “Bullied to Death” di Giovanni Coda, premiato con il New Renaissance “Humanity Award” lo scorso 5 marzo. Il film, in concorso con tre nomination, si è aggiudicato l’ambito premio per il suo valore sociale nella difesa dei diritti umani contro ogni forma di discriminazione completato da una struttura narrativa altamente innovativa.

     “Il riconoscimento rappresenta un apice nel già congruo palmares del mio film. Una consacrazione internazionale che pone il mio lavoro in linea con una lunga serie di importanti opere cinematografiche il cui scopo e obiettivo principale è la denuncia sociale che nasce dall’arte, dalla sua natura “politica”, afferma Jo Coda.

     “Credo che l’operazione di costruire una rete di connessione fra la Sardegna e il mercato del cinema indipendente mondiale, utilizzando strumenti produttivamente inusuali e narrativamente evoluti stia dando i suoi frutti. In più di una occasione la critica ha premiato il nostro prodotto consentendoci una dinamicità distributiva altrimenti impossibile con strutture produttive eccessivamente – meccaniche-“ , conclude il regista.

     Con ben dieci  premi internazionali il film “Bullied to Death” (rilasciato a maggio del 2016) e presentato in anteprima al Torino GLBT Film Festival diretto da Giovanni Minerba, si avvia a bissare il successo del precedente film del Regista cagliaritano “Il Rosa Nudo” che con undici riconoscimenti internazionali ha di fatto aperto la strada ad una nuova concezione di Biopic.   

Il film di Giovanni Coda, premiato, tra gli altri, al Festival di Melbourne, Cardiff, Napoli, Los Angeles, e l’Aquila per la critica cinematografica  indipendente esplora, senza filtri, le problematiche della comunità GLBT conseguendo un  risultato molto importante ovvero l’esposizione mediatica di  tema drammatico come quello del  Bullismo a sfondo omofobo.  L’approfondimento sulle tematiche legate alla violenza di genere,  in una società ancora troppo omofoba e discriminante, getta un nuovo ponte verso il consolidamento di un dialogo  che ci porti ad affrontare serenamente  un dibattito costruttivo che abbia come “mission” principale  la cultura della diversità.

 

Tendal Mann, giovane attore americano, è il protagonista principale del film, in cui recitano fra gli altri, Assunta Pittaluga, Gianni Dettori, Sergio Anrò, Gianluca Sotgiu, Rachele Montis. Le Voci narranti sono state affidate a Sheri Mann Stewart e Josh Feldman.  La colonna sonora è stata curata da Marco Rosano, Cosimo Morleo, Maddalena Bianchi, Irma Toudjian, Arnaldo Pontis e dal gruppo eletro-tecno Les Stik Fluo.

     Il film si ispira alla vera storia del giovane J.R. quattordicenne americano suicidatosi nel settembre del 2011 al seguito di una drammatica sequenza di gravi atti legati al bullismo scolastico e al cyberbullismo.

 Alla storia di Jamey si legano quelle di altri giovani gay, lesbiche e trans, vittime di attacchi omofobi, uccisi o indotti al suicidio, in diverse parti del mondo.