Processo con giudizio immediato, a Roma il 4 maggio prossimo, per Vincenzo Cristiano, fino al dicembre dello scorso anno gip di Tempio Pausania, e per due imprenditori, Umberto Galizia e Manuel Spano, per corruzione. Al centro del procedimento, avviato e portato a compimento dal pm Stefano Rocco Fava, utilità, come la fornitura di stoviglie, un computer, l'uso di furgone per un trasporto, in cambio di favori, come l'interessamento sull'andamento di alcuni procedimenti penali.
L'inchiesta aveva preso le mosse in Sardegna a seguito di pressioni esercitate da Cristiano, é questa l'accusa, ai carabinieri di Olbia dopo un controllo fatto da questi ultimi nei confronti di una società che gestisce un ristorante a San Teodoro, la Farvic, della quale Cristiano era socio. Ciò, insieme con l'interessamento del magistrato per eventuali procedimenti in cui fossero coinvolti Galizia e Spano, fece scattare gli accertamenti della procura di Tempio Pausania ed il trasferimento della stessa nella capitale, competente per ipotesi di reato attribuibili a magistrati sardi.
Cristiano, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, conobbe Spano dopo aver disposto nei suoi confronti un provvedimento di dimora nell'ambito di una vicenda di stalking.