“La Corte dei conti non ha certificato il nuovo contratto collettivo del comparto Regione. Se non è una bocciatura poco ci manca: in sostanza è bloccato”. Lo dice Davide Paderi, segretario regionale della Funzio ne Pubblica della Cisl, il sindacato che ha anche proposto ricorso al Tribunale civile-sezione lavoro di Cagliari perchè “esclusi dalla trattativa”.
“Dalle prime informazioni emergono chiari vizi formali, errori grossolani e procedure negoziali errate – spiega Paderi – La Cisl non aveva firmato l’intesa ed era stata esclusa formalmente dalla parte finale della trattativa, senza motivo, con una scelta assurda della Regione. Se avessero ascoltato la Cisl nei tavoli e nel percorso, forse la Regione, il Coran e i sindacati firmatari avrebbero evitato questa figuraccia storica e si sarebbe fatto qualcosa di buono e corretto.
Ora va ripreso tutto e recuperare il terreno perduto superando la logica prepotente e perdente”. Il rinnovo contrattuale era stato sottoscritto dall’organismo contrattuale della Regione, il Coran, e da quattro sigle sindacali su otto. Per i 6.062 dipendenti regionali si tratta di un incremento medio mensile di 93,44 euro (lordi) a partire dal 2018, con un aumento del 4,2% rispetto alla retribuzione lorda attuale.