“Chiediamo ufficialmente aiuto al prefetto di Sassari perché sia garantito il rispetto delle regole: Calancoi è una pericolosa bomba ambientale ad orologeria che deve essere disinnescata eppure a quanto pare convocare la commissione competente in materia per discuterne, nonostante il regolamento comunale, è impossibile. Se la politica cittadina resta inerme davanti al possibile disastro, è giusto che a intervenire siano le autorità territoriali competenti”.
Non certo una minaccia, non un fulmine a ciel sereno, non un disperato SOS. E’ una presa di posizione ferma e determinata quella di Desirè Manca – portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle – a difesa dei cittadini, della loro salute e dell’interesse pubblico: “Calancoi è una enorme collina di rifiuti alle porte di Sassari. Ben 15 ettari di rifiuti. Dal 2005 il sito è diventato di interesse nazionale a causa delle condizioni in cui versa: metalli pesanti, amianto, residui di cantiere, rottami, pneumatici – dice -. In 15 anni in questa vecchia cava di tufo, terreno calcareo e quindi permeabile, si sono formati puteolenti torrentelli carsici che potrebbero aver già infiltrato la falda acquifera sottostante”.
La situazione è grave. Il 29 dicembre la stampa locale lancia l’allarme: un’analisi fatta dagli esperti nominati dopo il sequestro [..] certificano che nei fumi ci sono idrocarburi policiclici aromatici e diossina: sostanze tossiche, cancerogene e fortemente inquinanti, che potrebbero irrimediabilmente attaccare anche le falde acquifere sottostanti, oltre che essere un grave pericolo per i residenti delle villette intorno”. Era appunto il 29 dicembre 2016. Dopo l’ennesimo articolo di denuncia Desirè Manca, in qualità di vice presidente della Commissione ambiente del Comune di Sassari, richiedeva formalmente la convocazione urgente dell’apposita Commissione per aggiornamenti tecnici in merito alla questione Calancoi”.
I tempi previsti dal regolamento comunale per la convocazione di una Commissione non avrebbero dovuto superare i 10 giorni: “Ma al Comune di Sassari non si rispettano mai i tempi previsti dai regolamenti, in particolare modo quando si tratta della minoranza – attacca Desirè Manca -. Il Governo di questa città era troppo occupato a cercare di risolvere la sua crisi interna per pensare al benessere, alla salvaguardia ed alla sicurezza dei suoi cittadini. La democrazia in questa città è costantemente minata dal reiterato impegno del PD e dei suoi alleati al non rispettare le regole: e così passano due mesi e di convocare la Commissione non se ne parla ancora”.







