Il fatto che la Giunta annunci di aver trovato 30 milioni per gli allevatori tra le pieghe del bilancio “non è un buon motivo per rinunciare alla grande manifestazione del 5 settembre”.
E’ la posizione di Coldiretti Sardegna che all’ANSA fa sapere di essere disposta a fare un passo indietro “solo in presenza di fatti concreti”. Certo, ammette il presidente dell’associazione Battista Cualbu, “i trenta milioni rappresentano una bella notizia, ben vengano, l’importante è che arrivino al più presto nelle tasche degli allevatori”. Proprio su questo Coldiretti nutre qualche dubbio. “Abbiamo già annullato alla fine di giugno una manifestazione a Olbia dopo essere stati convocati in Regione per un incontro con il presidente della Giunta, gli assessori a Bilancio e Agricoltura e i presidenti delle commissioni Bilancio e Attività produttive”.
Ebbene, ricorda Cualbu, “in quell’occasione sono stati presi degli impegni”. Innanzitutto, “lo sbocco dei pagamenti del piano di sviluppo rurale per un totale di 50 milioni di euro (indennità compensativa e benessere animale) entro Ferragosto, ma siamo alla fine del mese e i milioni arrivati sono solo dieci”. Poi, “i 5 euro a pecora, i due milioni per il bando indigenti, 1,9 milioni per il settore cerealicolo, i 3 milioni per la neve e le gelate da distribuire tra 50 Comuni, i 10 milioni da riconoscere ai consorzi di bonifica per abbattere i costi energetici, la partita da 30 euro a capo per le pecore di fine carriera”.
Altri 40 milioni circa, dunque, “dei quali ancora non abbiamo visto nulla – fa notare il vertice di Coldiretti – ecco, non vorremmo che i 30 milioni che la Giunta ha annunciato di aver trovato si aggiungessero a questi 40, rimanendo quindi nel campo delle promesse”. Quanto alla possibilità di annullare la manifestazione, questa “esiste – dice Cualbu – ma solo se le aziende, che hanno bisogno di liquidità, riceveranno i restanti pagamenti del programma di sviluppo rurale”.







