Anche in Sardegna è cominciata la protesta dei docenti universitari contro gli stipendi bloccati da sei anni. Nell’isola hanno aderito formalmente (con la firma di una lettera nazionale siglata da quasi 5500 colleghi) 138 professori su 5444, 76 a Cagliari e 62 a Sassari. Numeri che potrebbero anche crescere dal momento che chiunque può decidere di partecipare allo sciopero da un momento all’altro.
Le ragioni? I salari, spiega il Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria, sono fermi. Al contrario di quello che succede in altri comparti pubblici. Conseguenze per la prima volta anche sugli studenti a partire dalla prossima settimana: un esame della sessione invernale, sino allo stop della protesta, il 31 ottobre, sarà bloccato. Anche se il rettore Maria Del Zompo è già intervenuta con una circolare per limitare i disagi agli universitari. Tre i punti chiave.
Se ci sono più appelli salta soltanto il primo. Se è stato programmato un unico appello e l’esame salta sarà organizzato un appello straordinario da svolgersi non prima di quattordici giorni successivi a quello dello sciopero. In caso di più appelli, tutele per i laureandi: previsto un esame straordinario per non perdere l’appuntamento con la tesi, il traguardo sognato da tanti anni. Gli studenti comunque mugugnano. “Non sul merito della rivendicazione – avverte Carlo Sanna, coordinatore di Unica 2.0 – ma sul metodo: si è scelta una rivendicazione corporativa, divisiva e lesiva della parte accademica che maggiormente avrebbe potuto supportare la protesta e arricchirne le sfumature: gli studenti”.
E aggiunge: “Come se il successo della rivendicazione passasse dalla penalizzazione degli studenti – conclude Sanna – è una questione di metodo e di mentalità”. La protesta è cominciata il 28 agosto. Ma ora si entra nel vivo con i primi appelli. I docenti che intendano aderire allo sciopero dovranno – spiega la circolare – avvertire la Facoltà entro l’orario previsto per l’inizio dell’appello. La Facoltà informerà gli studenti del mancato svolgimento dell’appello anche tramite pubblicazione nel sito web. In ogni caso la Facoltà farà un monitoraggio per verificare l’annullamento degli appelli derivanti dall’adesione allo sciopero.