Violazioni dei diritti umani, reclutamento di bambini, in primo luogo da parte delle milizie sciite Houthi, immensa crisi umanitaria con quasi 18,8 milioni di persone che necessitano di aiuti umanitari e 7,3 milioni che soffrono la fame. E’ la denuncia contenuta in un nuovo rapporto dell’Onu sullo Yemen.
La crisi nel Paese più povero della Penisola Arabica oltre ad essere direttamente correlata al comportamento delle forze in guerra – denuncia il rapporto – è anche terreno fertile per altre organizzazioni jihadiste armate come al Qaida, divenuta “operativa” a Taiz. “La riluttanza della comunità internazionale a cercare giustizia per le vittime del conflitto è una vergogna e contribuisce, in vari modi, all’orrore” che devasta il Paese, ha detto l’Alto commissario Onu per i diritti umani Zeid Ra’ad Al Hussein, commentando il rapporto. E ha più volte “invitato la comunità internazionale ad adottare misure per un’indagine indipendente internazionale sulle accuse di gravi violazioni dei diritti umani”.
Onu: “Al-Qaida sempre più forte in Yemen”
Jihadisti approfittano di tragica crisi umanitaria
