“La Regione sarda arriva fuori tempo alla scadenza del 13 settembre per le opposizioni al deposito delle scorie.” – Lo afferma Mauro Pili di Unidos in un post sulla sua pagina Facebook.

“Ecco il tabulato del ministero dell’ambiente dal quale si evince che l’esposto della Regione è giunto al ministero il 14 settembre.

Tutto questo è di una gravità inaudita considerata la delicatezza della posta in gioco. Quando tutti (e dico tutti) dormivano, il 13 agosto scorso denunciavo il golpe in atto e invitavo comuni e Regione a formalizzare le immediate opposizioni al piano del governo per la valutazione strategica ambientale del deposito nazionale delle scorie nucleari – e prosegue – i comuni hanno fatto di tutto per adempiere alla scadenza e così centinaia di cittadini. La Regione, nella fattispecie l’Assessorato Regionale all’Ambiente, è riuscita ad arrivare fuori tempo massimo visto che gli atti sono stati protocollati il 14 settembre, un giorno dopo la scadenza prevista dalla procedura”.

“Si tratta di cialtroneria allo stato puro – conclude Pili – considerato che regioni meno esposte al rischio hanno depositato settimane prima la propria opposizione. Dinanzi a questo ennesimo fallimento politico su un fatto così rilevante, bene farebbe qualcuno a trarne le immediate conseguenze”.