La Sardegna strizza l’occhio al turismo su due ruote e prova ad attrarre i motociclisti da tutto il mondo con un’app e un progetto sposato dal club sardo-friulano Bikers ElDorado e dall’associazione Rural Heritage di Ozieri, che già utilizza un ingegnoso sistema di rete per dare slancio allo sviluppo turistico integrato del territorio. L’accordo è stato siglato alla Camera di Commercio di Sassari da Rosa Maria Lai, presidente di Rural Heritage, ed Eugenio Pillinini, patron di Bikers ElDorado con i sardi Mauro e Bruno Pinna. Rural porta in dote oltre trenta strutture associate, presenti sui trentaquattro comuni che fanno riferimento al Gal Logudoro-Goceano, al Meilogu e a Villanova, con uno sguardo indirizzato anche verso l’Anglona.

Le strutture sono convenzionate per offrire servizi in continuità, senza bisogno di prenotazione, con agevolazioni o sconti per i bikers iscritti alla community, e perfette per accogliere chi ama l’avventura. Ogni locale affiliato esibisce un espositore con un QRcode, che permette di scoprire le condizioni riservate ai soci motociclisti e di interagire, creando informazioni condivise e recensioni. Nell’intera isola sono già stati mappati allo scopo oltre seimila chilometri di percorsi.

Un bersaglio piuttosto ghiotto per una fetta di turismo che in tutto il continente ha un target potenziale di 120 milioni di persone. La Sardegna, al centro del Mediterraneo, e la Transilvania, nel cuore del Continente, fungeranno da luogo ideale per testare la funzionalità e il valore del progetto. All’illustrazione del progetto erano presenti anche Giovanni Antonio Sanna, componente del consiglio di amministrazione di Rural, Luana Carvalho, responsabile comunicazione e marketing di Bikers, e Gavino Sini, presidente della Camera di commercio di Sassari.