Oltre agli accertamenti avviati dall’Azienda sanitaria unica della Sardegna (Ats) e dall’Istituto Zooprofilattico, la stessa ditta produttrice delle uova – tre su dieci campioni sono risultati lievemente positivi al Fipronil – ha avviato un’indagine interna per capire come è avvenuta contaminazione.
“Attendevamo gli esiti delle analisi, la posizione riscontrata è molto moderata – sottolinea il portavoce dell’azienda -. Abbiamo sempre lavorato in qualità e in funzione di questo attueremo immediatamente le procedure concordate con la Asl. Saranno loro a dire si tratterà di un fermo momentaneo o se dovremo procedere ad azioni più drastiche sempre a tutela del consumatore. Sono oltre venti anni che lavoriamo in questa direzione”.
Parte della produzione è stata bloccata, anche se lo stabilimento non si è fermato. E’ stata la sessa azienda, ricevuta la segnalazione da un supermercato sulla presunta contaminazione, a richiedere le analisi, ritirando in autotutela il lotto di uova.
“Ci siamo comportati nella massima correttezza possibile – sottolinea ancora il portavoce – ci stiamo muovendo per tentare di capire quale può essere stata la causa della contaminazione e con quali mezzi è avvenuta”. L’azienda aveva già ricevuto tre controlli e tutto era risultato regolare, poi nei giorni scorsi la segnalazione e le nuove analisi.







