Si torna alla Sardegna Arena con una convinzione ed una speranza: la convinzione che mercoledì scorso contro il Sassuolo la squadra non avrebbe meritato di perdere in virtù del gioco e delle numerose occasioni da gol prodotte; la speranza che i rossoblù possano avere archiviato in fretta il risultato negativo per guardare avanti e soprattutto recuperare le energie spese in quattro giorni.
IL CHIEVO, UN OSSO DURO
Ci sarà bisogno di un Cagliari carico al cento per cento per avere ragione di un Chievo che ha fatto della solidità il suo marchio di fabbrica. Una squadra, quella veronese, per la quale il tempo sembra non passare mai; forte dell’esperienza dei suoi veterani e corroborati da qualche sapiente inserimento ogni anno, i clivensi hanno trovato la formula giusta per salvarsi senza patemi e togliersi allo stesso tempo diverse soddisfazioni. Concede poco o niente, il Chievo, puntando sull’aggressività e una rigida disciplina tattica. La partita dell’anno scorso al Sant’Elia, quando i rossoblù vinsero facilmente 4-0, non fa testo: all’allenatore Maran mancavano molti elementi importanti e il risultato fu facilitato da un paio di errori della retroguardia, una rarità per una squadra che fa della concentrazione feroce un’altra delle sue armi. Facile pensare ad un Chievo ben sistemato davanti a Sorrentino ma pronto eccome a pungere ogni volta che si presenterà l’occasione. Birsa, Inglese e l’intramontabile Pellisssier sono tipetti da prendere con le molle.
EQUILIBRIO E PAZIENZA
Il Cagliari, per fare scattare il grimaldello capace di aprire la difesa ospite, dovrà fare ricorso alla pazienza. Equilibrio e controllo della partita in attesa di trovare lo spazio giusto, il momento buono per bucare la difesa gialloblù. Purtroppo questa gara capita forse nel momento meno propizio: tra giocatori acciaccati o affaticati, ecco che Rastelli dovrà fare la conta per mandare in campo undici elementi che diano le migliori garanzie di freschezza atletica. La rosa offre ottime alternative ma è chiaro che sarebbe stato preferibile poter contare su tutti gli effettivi al massimo delle loro possibilità. Un risultato positivo contro il Chievo consentirebbe di affrontare con la testa sgombra la successiva, quasi proibitiva, trasferta di Napoli e poi approfittare della sosta per tirare il fiato. Sarà una di quelle partite dove ci si gioca una piccola fetta di salvezza, non tanto per il risultato in sé (dopotutto siamo soltanto alla sesta giornata), ma per il morale e la consapevolezza. Non che la gara di Sassuolo abbia minato qualcosa; si sente però la necessità di dare una risposta immediata e scacciare soltanto il sentore di eventuali lugubri pensieri. A dare una mano come sempre, il calore dei tifosi della Sardegna Arena. Anche loro giocheranno questa partita al fianco dei rossoblù.
ECCELLENZA I.S.O.L.A.
Nel pomeriggio della Sardegna Arena ci sarà il consueto intermezzo diventato una piacevole tradizione: la consegna di un oggetto artistico al capitano della squadra avversaria prima del fischio d’inizio. L’oggetto questa volta è opera di Arianna Leoni, che ha creato il marchio Ceramiche Leoni Arte. Nel suo laboratorio situato nel centro storico di Luras, la giovane artigiana realizza la sua produzione ispirate alla natura sarda, al mondo agro-pastorale e al mondo marino. Collezioni create e dipinte interamente a mano con le più tradizionali tecniche di formatura ceramica e decorate in base al progetto e alle emozioni che si vogliono comunicare. Oggetti unici che creano identità e appartenenza.