Colpo di scena nel comune di Oliena in cui nei giorni scorsi l’assessorato regionale agli Enti locali, dopo le dimissioni di nove consiglieri su 17, aveva avviato le procedure per lo scioglimento del Consiglio comunale. Quando sembrava tutto pronto per l’arrivo del commissario, la Regione ha sospeso la procedura di scioglimento dopo aver sentito il parere ‘pro veritate’ di alcuni esperti costituzionalisti.
Ieri il sindaco, Martino Salis, ha convocato il consiglio e ha proceduto alla surroga di quattro dei nove consiglieri dimissionari: due per la maggioranza e due per la minoranza. I numeri quindi si sono ricomposti e la giunta Salis va avanti. La crisi nel Comune ai piedi del Corrasi si trascinava da mesi ed è arrivata al culmine l’11 settembre scorso quando nove consiglieri, quattro di maggioranza e cinque di opposizione, avevano presentato le dimissioni. “Stallo e degrado, amministrativo politico e istituzionale mai visto”, aveva detto il rappresentante di opposizione dimissionario ed ex sindaco di Oliena, Salvatore Fele.
Il Consiglio sarebbe dovuto decadere per mancanza di numeri: il 50% più uno si erano dimessi. Ma il sindaco il giorno dopo aveva risposto con la surroga di quattro dei consiglieri perché, a suo dire, gli altri cinque erano rimasti in carica “non avendo perfezionato le dimissioni”. “Abbiamo fatto tutti i passaggi secondo la legge”, avevano risposto invece i dimissionari. Da qui il ricorso, attraverso due note, all’assessorato regionale degli Enti Locali: una del presidente del Consiglio comunale di Oliena e della segretaria, e l’altra del consigliere dimissionario Salvatore Fele, che chiedevano alla Regione di pronunciarsi. La risposta dell’assessorato Enti locali è arrivata puntuale con l’avvio della procedura di scioglimento. Ieri il nuovo capitolo con la sospensione del provvedimento.