Sono stati assolti i tre leader del Movimento pastori sardi, Felice Floris, Andrea Cinus e Priamo Cottu, da tutte le accuse relative agli scontri di Civitavecchia di sette anni fa. A loro erano stati contestati manifestazione non autorizzata, lesioni, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Ma, dal giudice monocratico di Civitavecchia, ieri è arrivato il lieto fine: il fatto, questa la sentenza, non costituisce reato.

L’annuncio lo hanno dato ieri gli stessi allevatori sul profilo Facebook del movimento, come hanno anticipato i quotidiani sardi. I fatti si riferiscono al 28 dicembre 2010 quando trecento pastori cercarono di raggiungere Roma dopo essere sbarcati a Civitavecchia per manifestare e rivendicare i diritti del popolo delle campagne afflitto dalla crisi. Ad attenderli trovarono le forze dell’ordine, e ci furono dei tafferugli. Furono denunciati i tre pastori. Secondo gli allevatori le vittime, in quell’occasione, erano stati, invece, proprio loro come ribadito anche in un post su Facebook.

Poi la trafila delle udienze durata ben sette anni, sino all’assoluzione perché ‘il fatto non costituisce reato’. I pastori e le loro famiglie erano giunti a Civitavecchia dalla Sardegna a bordo di un traghetto intenzionati a raggiungere il ministero delle Politiche Agricole. Ma i 5 pullman a bordo dei quali volevano raggiungere la Capitale erano stati bloccati a Civitavecchia dalle forze dell’ordine che avevano poi impedito loro anche di prendere il treno diretto verso la Capitale.