Il corteo organizzato da “A Foras, l’Assemblea sarda contro l’occupazione militare”, è tornato al punto di partenza, in piazza Darsena a Cagliari, proprio davanti al porto.
“Abbiamo scelto Cagliari come luogo della protesta, e non uno dei poligoni militari, anche per far capire al sindaco Massimo Zedda che deve prendere una posizione in merito, così da bloccare l’attività di attracco delle navi destinate alle esercitazioni militari – ha spiegato uno dei portavoce di A Foras – il porto di Cagliari può infatti ospitare sommergibili a propulsione nucleare, che possono sostare vicino alle navi passeggeri.
Abbiamo già fatto presente al sindaco la situazione, ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta”. “L’occupazione militare è una delle grandi diseconomie dell’Isola – ha ribadito Bustianu Cumpostu di Sardigna Natzione – siamo qui per tenere alto il livello d’attenzione”. Infine, per Bettina Pitzurra di Kos (Kumone Otzastra Sarrabus), ad oggi almeno un buon risultato è stato raggiunto: “Non c’è più un sardo che non pensi che le servitù debbano essere smantellate”.







