“Davanti alla ripresa della mobilitazione del territorio per cercare di contrastare il potenziamento del termovalorizzatore di Tossilo, appare sempre più sconcertante il silenzio della Regione che, anziché dare delle risposte ai cittadini che è chiamata a rappresentare, preferisce andare avanti di prepotenza nella realizzazione di un progetto obsoleto, antieconomico e dannoso per l’ambiente e per la salute delle persone”, dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi per l’Europa in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, all’indomani dell’assemblea che si è tenuta a Macomer per decidere le prossime iniziative da mettere in campo contro il progetto di ‘revamping’ portato avanti dalla Giunta regionale e dal Consorzio industriale.
“L’adozione di qualche atto meramente formale da parte dell’esecutivo non risolve i punti critici sollevati dal Consiglio regionale nell’ordine del giorno approvato all’unanimità due anni e mezzo fa”, sottolinea Dedoni. “Manca uno studio approfondito e imparziale sulle condizioni di salute della popolazione del Marghine e delle altre aree circostanti la zona industriale, così come manca un nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti: l’aggiornamento adottato dalla Giunta non è che una presa d’atto dell’esistente, dove si confermano decisioni vecchie di anni ignorando il calo costante nei conferimenti della frazione indifferenziata e i più recenti sviluppi tecnologici, che consentono una gestione più efficiente ed economica, più rispettosa dell’ambiente e capace di generare sviluppo e occupazione attraverso l’utilizzo di pratiche virtuose, non certo buttando via decine di milioni di euro pubblici in progetti che faranno guadagnare soltanto chi specula sui rifiuti e chi spera di trarre un vantaggio elettorale dalla gestione delle assunzioni”.
“Per questo sarebbe quantomeno auspicabile che la Regione, anziché impegnarsi in battaglie muscolari nelle aule giudiziarie, accettasse di confrontarsi con i cittadini e con i loro rappresentanti”, conclude il capogruppo. “I sardi stanno ancora cercando di capire quali siano gli interessi che il centrosinistra intende portare avanti: se quelli dei territori, delle persone e dell’ambiente della nostra Isola, oppure quelli degli inquinatori e degli affaristi”.