sanit-and-agrave-capelli-attacca-arru-and-quot-situazione-nuorese-al-collasso-and-quot

“Attendiamo un gesto chiaro e definitivo da parte del Governo sulla vicenda delle basi militari della Sardegna. Abbiamo segnalato più volte le gravi problematiche che insistono sulle aree che le ospitano. I mesi passano, i problemi irrisolti aumentano e il Governo continua a tacere. Auspichiamo quanto prima che si decida di superare del tutto l’utilizzo della basi come poligoni per le esercitazioni a fuoco e si scelga, invece, di utilizzarle per la ricerca, la tutela dell’ambiente e dei posti di lavoro”.

Così in una nota Roberto Capelli, deputato del Centro democratico che ha presentato alla Camera dei Deputati un’interrogazione sul tema al Ministro della Difesa Roberta Pinotti.

“Al Ministro Pinotti chiedo ancora una volta – continua Capelli – di intervenire, anche in accordo con la Regione Sardegna e gli enti locali interessati, con azioni concrete per dimostrare che c’è finalmente consapevolezza nel governo di una situazione generale in Sardegna drammatica sotto ogni aspetto, sociale, occupazionale, economico e ambientale. Lo stesso ministro Pinotti a proposito della nuova caserma di Pratosardo aveva assicurato che «in tempi brevi sarà occupata da personale delle Forze armate» ma, dopo un anno e mezzo da questa dichiarazione nulla è cambiato. La caserma nuova resta ancora inutilizzata”.

“C’è poi la situazione gravissima sul fronte dei ritardi e delle modalità con le quali vengono pagati gli indennizzi per le servitù militari ai comuni interessati. Indennizzi che peraltro avrebbero pure bisogno di essere adeguati e che invece, per il quinquennio 2010-2014 sono caduti in perenzione, ossia non sarebbero più esigibili per motivi non ancora chiariti. Una cifra, quindi, vicina ai 15 milioni di euro che i comuni perderebbero, con evidenti e gravi conseguenze per i bilanci degli stessi, mentre resterebbero a disposizione solo 1,9 milioni per il 2015 e 2 per il 2016. Senza motivazione la decisione del Ministero della difesa di ridurre del 10% i contribuiti rivolti alla Sardegna, nonostante in Sardegna sia presente il 60% di tutte le servitù militari italiane”.

“Per non parlare della vicenda della nuova caserma di Pratosardo a Nuoro pronta ma ancora non utilizzata per ospitare i 250 militari della brigata Sassari, nonostante le rassicurazioni dalla stessa ministra Pinotti. E sullo sfondo resta, gravissima, la questione relativa all’ulteriore crisi occupazionale provocata dalla chiusura, o comunque dal ridimensionamento, della presenza Nato in Sardegna, legata alla decisione dell’aeronautica tedesca di ritirarsi dalla base di Decimomannu”.