In Consiglio regionale si è costituito un nuovo gruppo. Si chiama “Sardegna” e ne fanno parte Marcello Orrù (Psd’Az), Paolo Truzzu (Fdi), Gennaro Fuoco (Psd’Az), Mariano Contu (Fi). Orrù è capogruppo, Truzzu il vice.
Entrambi, assieme a Fuoco, sono apertamente contrari all’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale. Il principio che consentirebbe agli elettori di esprimere due voti (uno obbligatoriamente a una donna) era stato bocciato dall’Assemblea sarda nel 2013 grazie al ricorso al voto segreto che solo i capigruppo possono chiedere. Martedì 7 novembre, quando il Consiglio ha fatto slittare il via libera allo stralcio, alcune indiscrezioni davano per certo il fatto che Orrù – in quel caso nella veste di vicecapogruppo del Psd’Az – avrebbe chiesto il voto segreto in caso di assenza dall’Aula del capogruppo sardista, Angelo Carta.
Ipotesi che lo stesso Carta ha poi smentito, sempre martedì, durante l’esame della legge: “Io sono stato critico ma esprimo le mie posizioni alla luce del sole, se qualcuno si aspetta un nostro soccorso per impallinare la legge se lo levi dalla testa, io sono qui e non ho intenzione di chiedere il voto segreto”, ha chiarito, aggiungendo che “c’è più gente contraria che favorevole alla doppia preferenza, ma nessuno dichiara apertamente la propria posizione”. Adesso anche Marcello Orrù ricopre la carica di presidente di gruppo, e ha facoltà di proporre la votazione col voto segreto.