Con il volto annerito come i minatori e tutti intenti a produrre dei manufatti di cartone. Hanno messo in scena una catena di montaggio gli studenti dell’UdS, scesi in piazza anche a Cagliari per denunciare le cattive esperienze di Alternanza Scuola Lavoro.
Un flash mob alla darsena del porto di Cagliari si è svolto nel pomeriggio, con i ragazzi chini sugli strumenti di lavoro e uno studente con il megafono a fare le parti dello sfruttatore di turno: promette esperienze da aggiungere al curriculum e assunzioni con i voucher. E in quel momento tutti i ragazzi si alzano e si ribellano alle imposizioni, cacciandolo.

Tra di loro una ragazza si è truccata con i baffi, indossa una tuta in jeans e un cappello, agita una chiave inglese di cartone: “Mi sono ispirata a Charlie Chaplin in Tempi moderni, la catena di montaggio – ha spiegato Laura Massidda, liceale di 17 anni – è la rappresentazione metaforica dell’alternanza. In molte attività non c’è nulla di formativo”.

“Annunciamo così la mobilitazione del 24 novembre – ha detto Gabriele Serra, 18enne rappresentante dell’UdS Cagliari – quando in tutta Italia sono previsti cortei per gli Stati generali dello Sfruttamento”.

Mettere in pratica quello che si impara è fondamentale per la formazione dello studente che si affaccia nel mondo del lavoro, così però non va: a partire dall’obbligatorietà delle ore che mette in difficoltà gli studenti e le scuole, specie nelle regioni con poche imprese.

“Pretendiamo esperienze di Alternanza davvero formative e legate ai nostri percorsi di studio. Vogliamo partecipare gratuitamente, senza dover pagare per i progetti imposti dagli istituti” ha concluso Mauro Lenti, 18 anni, esponente dell’UdS Cagliari.