“È una lotta impari”. Così il comandante del Corpo forestale della Sardegna, Gavino Diana, ha commentato i dati sull’attività di indagine effettuata dagli uomini degli ispettorati forestali dell’Isola durante la campagna antincendi appena conclusa. “E’ complicato trovare elementi sufficienti per consolidare l’indagine, mentre appiccare un incendio è estremamente facile in un territorio assolutamente predisposto – ha spiegato – non c’è infatti la possibilità di controllarlo millemetricamente e talvolta abbiamo l’ausilio di telecamere che predisponiamo ad hoc, ma è anche aumentato il vandalismo, le bravate e il disagio sociale tra le cause dei roghi dolosi”.
Ancora oggi ci sono in corso diversi indagini e presto alcuni elementi verranno portati all’attenzione della magistratura, come – è stato spiegato durante il bilancio degli incendi per il 2017 – nel caso dei roghi verificatisi a Sadali, Seui, Villagrande Strisaili, Budoni e Irgoli. “Ci costituiremo sempre parte civile – ha annunciato l’assessora dell’Ambiente Donatella Spano illustrando i dati – la Regione e i sardi rappresentano la parte lesa da piaga assurda”. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha evidenziato che “il tema cruciale è adeguarsi sempre a combattere il fuoco nella maniera migliore. I problemi, anche quelli climatici, sono aumentati e rendicontare il lavoro fatto è molto utile per i tecnici e per i cittadini”.
Il direttore della Protezione civile dell’Isola, Graziano Nudda, si è soffermato sull’apporto dato dalle squadre a terra: circa 10 mila persone tra Corpo Forestale, Forestas, Vigili del Fuoco e volontari di 171 associazioni e le compagnie barracellari, che operano complessivamente con 1.200 mezzi. E da quest’anno con un’arma in più, sperimentata per la prima volta in Sardegna: una turbina in grado di “sparare” con potenza elevata grandi quantità di schiuma antincendio. Montata su un automezzo speciale, quello che sembra un vero e proprio cannone spara-neve artificiale, potrebbe essere entrare a far parte delle tecniche di spegnimento operative da già dal 2018, accanto al controfuoco e alle squadre eliportate sull’elicottero Puma.