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“Annullare, o quantomeno sospendere, il concorso per oltre 20 dirigenti voluto dalla Regione”. Lo chiede Paolo Truzzu, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An, che in un’interrogazione ha individuato diverse criticità nel bando per l’assunzione a tempo indeterminato di 20 dirigenti di cui: 16 per l’Amministrazione regionale (Tas); 2 per l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal) e 2 per l’Ente acque della Sardegna (Enas). “Troppe le criticità nel bando”, elencate dall’esponente d’opposizione.

“C’è, in primis, una disparità di valutazione fra il punteggio dei titoli, molto basso, e le prove concorsuali vere e proprie; non è chiaro, inoltre, se la commissione possa valutare anche lo svolgimento di funzioni dirigenziali, nonché di coordinamento, conferite a personale privo della relativa qualifica senza procedure di tipo selettivo; il bando di concorso, poi, distingue tra i vari “ambiti” cui appartengono i dirigenti da reclutare: l’ambito giuridico amministrativo e l’ambito ‘giuridico/amministrativo specifico per le politiche del lavoro’ a seconda dell’ente a cui si concorre. Ma questa distinzione è incomprensibile, in quanto le specifiche competenze delle due “figure” sarebbero perfettamente sovrapponibili, e illegittima, perché tale separazione tra “ambiti” è in aperta violazione alla legge regionale sui concorsi (n.31/98)”.

“Il ruolo dirigenziale – ricorda, infatti, Truzzu – è unico ed è, perciò, discriminatorio, illegittimo e senza senso ipotizzare che il candidato possa partecipare a uno solo dei bandi e non a tutti”. Per tutte queste ragioni e vista la delicatezza della selezione e dei ruoli che i vincitori andranno a ricoprire, Truzzu chiede a Pigliaru e all’assessore regionale degli Affari generali “se non ritengano, dato l’elevatissimo rischio di contenzioso derivante dalla prosecuzione della procedura concorsuale, che potrebbe comportare, qualora fosse successivo all’espletamento del concorso, anche la nullità delle future assunzioni (con conseguente esposizione della regione a rischi risarcitori), di revocare il bando, o quantomeno, sospendere la procedura concorsuale, al fine di valutare in maniera approfondita i possibili vizi di legittimità e di merito e adottare le correzioni eventualmente necessarie.