“Se i 15 milioni per il 2019 fossero l’unica risposta sugli accantonamenti non potremmo che dichiararci insoddisfatti”. Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sulla decisione del Governo di inserire nella Finanziaria nazionale approvata ieri sera in Senato un contributo di 15 milioni di euro. “Sappiamo però che sono solo un primo passo all’interno di una ‘Questione insularità’ che il Governo riconosce ufficialmente grazie al lavoro che in questi mesi Giunta e parlamentari hanno fatto insieme”. Adesso, spiega il governatore, riparte la trattativa.
“Vogliamo conoscere le regole in base alle quali ci viene imposto un livello così alto di accantonamenti, che ci pare ingiustificato e ingiusto – ribadisce Pigliaru – dato che viola alcune regole fondamentali stabilite dalla Consulta. Da mesi chiediamo che venga formulata un’intesa e ci auguriamo che il passaggio alla Camera dia una risposta adeguata alle nostre richieste. Da parte nostra continueremo a portare avanti una battaglia che riteniamo giusta”.
Secondo l’assessore al Bilancio, Raffaele Paci, “la cifra destinata alla Sardegna non corrisponde minimamente alle nostre richieste, che continueremo a portare avanti. Da parte del Governo c’è però il riconoscimento della necessità di trovare un’intesa, tanto che vengono citate le sentenze della Corte Costituzionale del 2015 e del 2017 in cui i giudici dicono con estrema chiarezza che il Governo non può unilateralmente imporre gli accantonamenti, che vanno invece concordati e rimodulati periodicamente anche in base al contesto economico in cui le regioni si trovano”. Quanto alla battaglia sui tagli agli enti locali, “adesso chiediamo con forza che i 15 milioni nel passaggio alla Camera vengano incrementati”, annuncia l’assessore.