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“Esattamente un anno fa la Sardegna bocciava il governo di Matteo Renzi e la sua maldestra riforma costituzionale con una nettissima affermazione dei No che raggiunsero il 72%, il risultato più netto contro le politiche portate avanti dall’allora premier. Oggi Renzi torna in Sardegna per un giro in auto, quasi in clandestinità per paura delle contestazioni, quasi a celebrare la sconfitta di un anno fa”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale Marcello Orrù, presidente del Movimento Cristiano Forza Popolare. “Ma oggi Renzi e le sinistre in Sardegna – prosegue l’esponente dell’opposizione – sono ancor più deboli rispetto ad un anno fa e i sardi non vedono l’ora di liberarsi attraverso il voto del peggiore governo della storia autonomista della nostra regione, la giunta Pigliaru, che in combutta con i governi Renzi prima e Gentiloni poi, hanno schiaffeggiato la Sardegna ogni giorno. Caro Renzi i sardi oggi avrebbero fatto volentieri a meno della tua passerella, triste emblema del malgoverno delle sinistre che hanno distrutto la nostra economia, hanno annientato i nostri trasporti con l’uccisione dell’aeroporto di Alghero e i sardi anche questo Natale sequestrati in casa a causa di una politica fallimentare, hanno permesso l’invasione di migliaia di clandestini che portano malessere e insicurezza. Torna a casa Renzi”, conclude Orrù.