Sulla galassia neofascista e gli anarco-insurrezionalisti c’è un attento monitoraggio da parte dell’intelligence, che precede gli ultimi episodi che hanno visto la prima manifestarsi con i raid nella sede di Repubblica a Roma ed in un’assemblea sui migranti a Como ed i secondi firmare l’attentato con un ordigno rudimentale davanti ad una stazione dei carabinieri della Capitale. Delle minacce emergenti dell’eversione interna ed anche di quella jihadista ha parlato il direttore dell’Aisi, Mario Parente, in una lunga audizione al Copasir. Sia per quanto riguarda gli estremisti di destra che per gli anarchici, si tratta di gruppi che agiscono in continuità con il passato, poco strutturati e che hanno anche agende locali. Sul fronte del terrorismo islamico, l’attenzione degli 007 è alla diaspora di ritorno dei foreign fighters dopo la sconfitta militare dell’Isis in Siria ed Iraq. I combattenti che hanno avuto a che fare con l’Italia, poco più di 120, sono monitorati. Preoccupa l’alto numero di minorenni indottrinati dallo Stato Islamico. Sugli ambienti a rischio ed i soggetti sospetti sono stati aumentati i controlli da parte dell’intelligence. L’allerta è massima, in particolare, come sempre, con l’approssimarsi delle festività, ma non sono al momento emerse evidenze di possibili attivazioni ostili.