Ostacolo superato per l’amministrazione comunale di Nuoro guidata dal sindaco Andrea Soddu, che per la prima volta in due anni di governo è sembrata traballante.
La mini crisi si è consumata nella seduta del consiglio comunale di ieri attorno alla votazione di una variazione di bilancio che vedeva come tema caldo l’approvazione di un piano di rientro per un disavanzo di 3milioni e 700mila euro. E i quattro consiglieri sardisti hanno fatto mancare il numero legale. Oggi la maggioranza si è ricompattata e la variazione di bilancio è stata approvata anche con i voti del Psd’Az.
“Abbiamo votato a favore per il senso di responsabilità e fiducia che riponiamo in questa amministrazione”, ha spiegato il capogruppo Adriano Catte, che ieri aveva sollecitato un approfondimento e un rilancio dell’azione di governo. Per il sindaco Soddu “i problemi che si sono verificati sono normali all’interno di qualsiasi amministrazione, l’importante è dialogare e risolverli”. Resta aperto il problema della verifica politica dopo le dimissioni dell’assessora al Bilancio Lina Denti – incarico assunto ad interim dal sindaco -, che aveva espresso parere contrario alla variazione di bilancio. Pesa anche l’autosospensione dell’assessore alle Attività produttive, pronto a chiedere una verifica politica. “Per me la verifica ha il compito di costruire una giunta migliore, ci stiamo lavorando”, ha risposto il primo cittadino. L’opposizione insorge. “Sulla variazione di bilancio c’è un vizio di legittimità – ha detto Leonardo Moro del Pd – il piano di rientro del disavanzo è spalmato in 4 anni quando la norma parla di un ripiano che deve avvenire entro la fine della consliatura. Inoltre la competenza a decidere è del Consiglio, oggi è stata ratificata una delibera di Giunta”.
“La verità – ha sottolineato il consigliere della lista Nuova Nuoro, Giuseppe Montesu – è che ci sono delle scadenze importanti con nuovi incarichi da spartire: la nomina di un nuovo assessore e del nuovo capo di gabinetto (il cui contratto scade il 31 dicembre, ndr) e infine la nomina dei nuovi revisori dei conti, anche loro in scadenza. Far mancare il numero legale è stata una messinscena del Psd’Az per alzare l’asticella sulle spartizioni. Non si parla invece dei problemi dei cittadini”.