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“E’ ora che qualcuno in viale Trento si renda finalmente conto che gli aeroporti sardi sono cinque e non tre. Nonostante sia da registrare il dato positivo di una Giunta regionale che finalmente sembra essersi accorta della necessità di una gestione unitaria degli scali per migliorare le politiche dei trasporti”. Lo sottolinea il capogruppo dei Riformatori Sardi in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, commentando le parole dell’assessore regionale dei Trasporti Carlo Careddu.

“Le rituali interviste di fine e inizio anno a esponenti dell’esecutivo sono infarcite di buoni propositi su quello che sembra essere uno dei grandi obiettivi politici del 2018 – osserva – Quella che continua a mancare, però, nonostante lo sbandierato coinvolgimento nell’operazione dell’assessore del Turismo al fianco di quello ai Trasporti, è una visione unitaria della Sardegna come una terra che non è fatta soltanto di industria balneare ma che vorrebbe essere attrattiva tutto l’anno e avere opportunità di sviluppo diffuse su tutto il territorio e non soltanto nelle zone costiere del Nord-Est, del Nord-Ovest e del Cagliaritano.

Il progetto di gestione unitaria degli aeroporti che ha in mente la Giunta, infatti – prosegue – continua a tagliare fuori la Sardegna centrale, in barba ai tanti proclami sulla lotta allo spopolamento. Non considerare gli aeroporti di Fenosu e Arbatax come parte integrante del sistema aeroportuale sardo significa innanzi tutto rinunciare allo sviluppo di due infrastrutture in cui sono state investite ingenti risorse pubbliche”.