Chi è Matteo Renzi e come ha fatto a diventare quel che è diventato? Col suo stile consueto, ironico e graffiante, Andrea Scanzi mette in scena questo racconto teatrale in un esilarante – e talora inquietante – monologo.
La formula, già usata dall’autore in spettacoli di successo come Gaber se fosse Gaber, è quella della narrazione intervallata da filmati. Alle parole di Scanzi si alternano video in cui Renzi inanella gaffe, copia (male) il maestro Silvio e promette di smettere con la politica in caso di vittoria del No al referendum del 4 dicembre scorso.
Lo spettacolo nasce dal libro di successo Renzusconi, scritto dall’autore e giunto alla quarta edizione dopo solo due settimane. Renzusconi attraverserà i teatri italiani da qui alle elezioni politiche di marzo, da cui potrebbe nascere il renzusconismo definitivo della penisola: ovvero l’inciucio perenne. Sul palco, in novanta minuti tanto comici quanto malinconici, c’è Scanzi. C’è un grande schermo, su cui scorrono le gesta dell’allievo (ripetente) Matteo e del maestro (luciferino) Silvio. C’è una carrellata di politici piccoli piccoli. C’è il silenzio dei Roberto Benigni, c’è il rimpianto per il Rodotà mai stato al Quirinale. E c’è tutta l’essenza di un paese tanto bello quanto, spesso, capovolto.
Durata: 90 minuti senza intervallo. Appuntamento quindi mercoledì 7 febbraio – ore 21, al Teatro Massimo di Cagliari – Viale Trento, 9.
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