Non si è accorto di nulla il ventenne originario del Gambia, era troppo concentrato sulla transazione in atto, illecita ovviamente. I Baschi verdi di Sassari, però, lo stavano osservando già da qualche minuto in attesa di capire cosa stesse facendo seduto su una panchina all’interno dei giardini pubblici di via Tavolara. La risposta agli interrogativi dei militari non ha tardato ad arrivare. Di li a poco infatti un giovane con fare furtivo si è avvicinato alla panchina dove stazionava l’extracomunitario; il veloce scambio di mano, che agli occhi dei meno sospettosi poteva essere considerato come un veloce saluto, ha invece insospettito i finanzieri. E tali sospetti sono stati ulteriormente confermati allorquando il giovane italiano ha consegnato una banconota da 10 euro. A quel punto i Finanzieri hanno proceduto al fermo di entrambi i soggetti ai quali sono stati chiesti lumi su quanto appena accaduto.

Il giovane ventottenne sardo residente a Torralba, dopo alcune reticenze ha ammesso di aver appena acquistato due dosi di marijuana dal gambiano a fronte del pagamento di 10 euro. Il giovane è stato sanzionato amministrativamente e segnalato alla Prefettura di Sassari per i provvedimenti del caso.

L’extracomunitario invece, ospitato presso una struttura di prima accoglienza, ha cercato fino all’ultimo di negare la sua attività di spaccio. Solo la successiva perquisizione personale ha permesso di rinvenire nascoste all’interno del giubbotto 17 dosi di marijuana pronte per la vendita. La perquisizione permetteva altresì di recuperare alcune delle banconote probabile frutto dell’attività di spaccio. La perquisizione è stata estesa presso il posto letto che il20enne occupa all’interno del centro di accoglienza, dove i Finanzieri coadiuvati una unità cinofila fatta giungere dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Alghero, hanno rinvenuto ulteriori dosi di marijuana e tutto il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi. A tal punto i militari hanno proceduto all’arresto e, in accordo con il P.M. di turno agli arresti domiciliari presso la struttura ricettiva ospitante. Portato stamattina dinanzi al giudice per il giudizio direttissimo, il giovane è stato condannato all’obbligo di dimora nel comune di Sorso.