Due militari della Guardia di Finanza di Sassari, in abiti civili non hanno creduto alle loro orecchie quando un giovane extracomunitario dall’aspetto un po’ travisato gli ha testualmente proposto se volessero acquistare della marijuana. L’inesperto e distratto pusher si è quindi allontanato raccomandandosi con i Baschi Verdì di attenderlo sulla panchina dove erano seduti perché di li a poco sarebbe tornato con lo stupefacente.
I baschi verdi in forza alla Compagnia di Sassari stavano operando in abiti civili ieri mattina nei giardini pubblici di via Tavolara.
Questa volta però è stato lo stesso spacciatore ad “offrirsi” ai militari. Dopo un primo momento di incredulità i finanzieri, da quel momento, hanno iniziato a tener d’occhio a distanza i movimenti del giovane di colore che, dopo aver raggiunto la fermata degli autobus, è stato visto rientrare dopo pochi istanti accompagnato da un giovane di Ittiri, già noto agli stessi finanzieri proprio per spaccio di stupefacenti.

I due, che già pregustavano la vendita che di li a poco avrebbero concluso, si sono accomodati su una panchina posta a pochi metri dai militari dove, con incredibile nonchalance, E.D.G. di 25 anni nato a in
Germania ma residente a Ittiri ha estratto dagli slip un grosso involucro di plastica con all’interno oltre 40 grammi di marijuana suddiviso in 33 dosi pronte per la vendita. Solo in quel momento i finanzieri si sono avvicinati alla panchina occupata dai due giovani per dare un’occhiata alla “merce” proposta. E proprio in
quell’istante il giovane sardo, sollevando lo sguardo, si è reso conto di chi erano gli acquirenti.
La gioia per la tentata vendita ha quindi lasciato il passo alla disperazione e, più in particolare, ai turpiloqui che il giovane sardo ha rivolto al 23enne del Gambia, per l’inadeguata scelta dei clienti.

La successiva perquisizione operata presso l’abitazione di E.D.G. ha permesso alle fiamme Gialle di rinvenire un bilancino di precisione e tutto il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi. Sono quindi scattate le manette per entrambi e il P.M. di turno alla Procura di Sassari, ha disposto gli arresti domiciliari. Portati stamattina dinanzi al giudice per il giudizio direttissimo entrambi i giovani, dopo la convalida dell’arresto, sono stati condannati all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.