Una commissione speciale che si occupi di trovare una soluzione alla crisi delle imprese artigiane e del commercio al dettaglio e per dare nuove regole alla grande distribuzione: la richiesta di istituzione dell’organismo all’interno del Consiglio regionale è sottoscritta da venti consiglieri della maggioranza che sostiene la Giunta Pigliaru.
“I dati relativi alle imprese attive nell’artigianato e nel commercio al dettaglio, in Italia e soprattutto in Sardegna, sono allarmanti”, denuncia il primo firmatario Roberto Deriu (Pd). “Negli ultimi otto anni, dal 2009 al 2017 – ricorda – sono 158 mila le botteghe costrette a cessare l’attività: nell’Isola si registra la percentuale più elevata di contrazione del numero delle imprese artigiane, ovvero il 17,1% pari a 7.297 chiusure”.
Le cause sono note: la grave crisi socio-economica che ha colpito l’Italia, e in maniera più evidente la Sardegna, il calo dei consumi, la pressione fiscale, la burocrazia, la mancanza di credito e l’elevato costo degli affitti. Infine le politiche portate avanti dalla grande distribuzione, sempre più pressanti e aggressive nei confronti dei piccoli artigiani e commercianti. “Si tratta di una lodevole iniziativa nella speranza che si possano finalmente attuare delle azioni concrete che aspettiamo da anni”, commenta il presidente di Confesercenti Sardegna, Roberto Bolognese.
Quali azioni? In particolare, precisa, “la legge sul commercio che ormai è vecchia, ma anche la soluzione del disequilibrio tra la presenza della grande distribuzione organizzata e il piccolo commercio, oltre che la lotta all’abusivismo dilagante. Tutte problematiche che già l’assessore conosce, ma che finora sono rimaste lettera morta per un assessorato che dovrebbe occuparti anche di questo. Siamo fiduciosi e attendiamo sviluppi”.