Stamani all’alba, nel corso di una imponente operazione di ricerca, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, insieme allo Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Sardegna e al 10° Nucleo Elicotteri di Olbia, hanno arrestato cinque albanesi, Hoxha Dashmir, 33enne muratore, Ruci Dajlan, 37enne operaio, Zefi Eduard, 33enne muratore, Gjoka Ilkir, 34enne muratore e Gjoka Izmir, 30enne tutti accusati di tentato omicidio, rissa e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

L’indagine nasce da un rissa avvenuta in un bar di Olbia nel pomeriggio del 27 febbraio scorso. All’arrivo delle pattuglie del Nucleo radiomobile, le persone coinvolte nella rissa erano in parte fuggite, mentre chi era rimasto era stato trasportato presso l’Ospedale di Olbia a causa delle gravi ferite riportate.

Il primo sopralluogo dei Carabinieri ha consentito di individuare solo una parte delle persone che avevano partecipato o assistito alla rissa perché altri erano fuggiti. Nel corso del sopralluogo effettuato dai militari sono state trovate, abbandonate e nascoste sotto un’auto, le “armi” utilizzate per la spedizione punitiva. Da quel momento una parte dei militari si è dedicata a chi era stato trasportato al Pronto Soccorso e una parte alla ricostruzione dei fatti sviluppando quanto rinvenuto nei pressi di Corso Vittorio Veneto.

Le indagini dei militari della Stazione di Olbia Centro, incrociando le risultanze dei filmati delle telecamere di sicurezza del Comune, dei tabulati telefonici, delle testimonianze acquisite, delle impronte digitali e delle tracce ematiche rilevate sulle spranghe di ferro da cui è stato possibile risalire al Dna di alcuni soggetti, hanno portato all’arresto nella mattinata odierna dei cinque indagati, tutti albanesi e residenti ad Olbia.

I cinque, eseguite le formalità di rito e i decreti di perquisizione, sono stati accompagnati presso le carceri di Sassari e Tempio Pausania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel corso dell’operazione di questa mattina sono stati individuati e identificati altri due soggetti che, verosimilmente, dalle ricostruzioni, avevano partecipato alla spedizione punitiva e saranno deferiti in stato di libertà.

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