Pasqua bassa. E alberghi quasi tutti chiusi: aprirà una struttura su quattro con una disponibilità di 20-25mila posti complessivi. Rispetto al periodo invernale le reception pronte ad accogliere i turisti saranno solo il 5% in più.
Mentre per il vero e proprio via libera alla stagione bisognerà aspettare almeno sino al 20 aprile. “La Pasqua alta dello scorso anno – spiega all’ANSA Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi – ha rappresentato quasi una svolta: ha dimostrato che la stagione si può anticipare da aprile con il 40-45% delle aperture. La destagionalizzazione va aiutata, magari rendendo strutturali gli interventi e i contributi per le assunzioni extra stagione estiva”. Gli aeroporti macinano traffico anche in concomitanza con il via ai nuovi collegamenti internazionali. Un dato per tutti è quello di Olbia. Per le giornate del ponte pasquale (tra giovedì 29 marzo e martedì 3 aprile) si stima un flusso di circa 33.000 passeggeri tra arrivi e partenze, per un totale di 260 voli. Rispetto alla Pasqua dello scorso anno, sulla carta più favorevole, si prevede una crescita dell’11%.
Se invece si considera il ponte pasquale del 2016, che ricadeva nello stesso periodo, l’incremento è del 59% (circa 12.000 passeggeri). Durante le festività lo scalo di Olbia offrirà collegamenti verso nove paesi, per un totale di 25 destinazioni di linea operate dai principali vettori partner: Air Italy, easyJet, Eurowings, Edelweiss, Lufthansa, Norwegian, Transavia, Volotea e Vueling. Buoni auspici per l’apertura della stagione estiva anche nello scalo di Cagliari, tanto che nei primi 15 giorni di marzo si registra già un +5,9% di passeggeri, rispetto al +11,5 dei 28 giorni di febbraio. La Sogaer, la società di gestione dello scalo di Cagliari, stima per il periodo che va dal 29 marzo al 2 aprile, 364 movimenti di aerei con 63.048 posti offerti e una stima di 52.000-55.000 passeggeri tra arrivi e partenze. Chi apre farà inevitabilmente il tutto esaurito. Molte le strutture sulle coste che propongono offerte per famiglie con tutto compreso e prezzi decisamente abbordabili. Ma la maggior parte degli spostamenti sarà interno: dal sud al nord dell’isola e viceversa. Con un pernottamento, quando la vacanza è ‘lunga’, giusto la domenica di Pasqua, mentre la tendenza è quella del ritorno a casa per la serata di Pasquetta. Campagne e agriturismo le mete più battute. Ma anche le città non chiuderanno per ferie. Oristano ad esempio garantisce l’apertura dell’Antiquarium Arborense e della Pinacoteca Comunale.
Anche i principali musei sardi non chiuderanno. Ci sono infine anche i sardi che scelgono la “fuga” per la settimana di Pasqua. E per evitare tour de force l’opzione più frequente riguarda i collegamenti diretti con le capitali europee: su tutte Londra, Parigi e Amsterdam.







