I carabinieri della Compagnia di Ottana (Nu) hanno denunciato un 43enne di Nuoro per simulazione di reato e procurato allarme per un falso rapimento al quale gli investigatori hanno lavorato ininterrottamente fino alla giornata di ieri. Intorno alle 2:40 circa del 1 aprile scorso i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Ottana sono intervenuti sulla Statale 129 in agro di Orotelli (Nu), perché era stato segnalato un incidente stradale. L’auto è stata trovata abbandonata, fortemente danneggiata dopo essersi ribaltata, senza che vi fosse alcuno a bordo e all’interno i militari trovarono tracce di sangue, ma non fu trovato nessun ferito vicino all’auto. I Carabinieri risalirono alla proprietaria dell’auto, che dichiarò che la macchina era stata rubata perchè, poco tempo prima, era stata contattata telefonicamente dal convivente, il quale gli aveva chiesto se “fosse stata lei a prendere l’auto”. Ma da quel momento l’uomo risultò irrintracciabile.

Nel proseguo delle ricerche, il 43enne fu rintracciato alle 8 del mattino successivo mentre vagava in stato confusionale, con delle ferite alla testa tra la Statale 129 e la Statale 537, a qualche chilometro dal luogo dell’incidente. Portato in caserma, raccontò i fatti, apparsi da subito contraddittori e confusi. Raccontò ai militari che, mentre si trovava a Nuoro nella zona dell’Ospedale San Francesco, era stato raggiunto da alcune persone armate che lo rapirono intimandogli andare verso Macomer, ma una volta giunto in prossimità di una curva sulla SS 129, per liberarsi dai malfattori, avrebbe deciso di lanciare l’auto a forte velocità contro il guard-rail. Pur ferito riuscì ad uscire dall’auto e a scappare dai fantomatici rapitori.

Iniziavano così le indagini con i rilievi scientifici del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Nuoro. I militari di Orotelli insieme ai colleghi del Comando Provinciale verificarono punto per punto il racconto, ricostruendo i movimenti dell’uomo dalla sera del 31 marzo fino al verificarsi dell’incidente,smascherando la messa in scena. Visto il grave reato riferito, rapimento di persona, decine di investigatori lavorarono senza sosta dal giorno di Pasqua fino alla giornata di ieri, quando il “falso rapito”, posto dinanzi alle inoppugnabili risultanze investigative, ha confessato di essersi inventato tutto perché si era messo alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere e a seguito dell’incidente aveva temuto di incorrere nel ritiro della patente di guida.

Il 43 enne nuorese stato quindi denunciato per aver falsamente dichiarato essere stato rapito suscitando “allarme presso l’autorità, rendendosi pertanto responsabile di simulazione di reato e procurato allarme”, reati ben più gravi della violazione al Codice della Strada in cui temeva di incorrere